
I primi e concitati mesi della Fatturazione Elettronica sono passati. Qualcuno di noi ha solo un brutto ricordo dell’ansia da prestazione FE, al netto delle novità normativa del 1° Luglio che hanno rimescolato le carte.
Ed ora, è tempo di fare bilanci e dare qualche numero.
2,8 milioni di imprese coinvolte ed ancora 2,2 milioni di soggetti esclusi.
A 6 mesi dall’avvio sono stati trasmessi più di 1 miliardo di documenti fiscali.
Hanno aderito + 8% di soggetti p.iva rispetto a quelle obbligate[1] circa 3.3 milioni di operatori
Solo il 2,9% delle fatture è stato scartato.
Un totale di 16,14 miliardi di euro circolati e circa 1, 9 miliardi di gettito iva in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Le stime dell’ADE indicavano un recupero del gettito iva di circa 1,97 da recuperare[2].
In soli sei mesi il gettito iva è stato totalmente recuperato ed a fine anno potrebbe essere raddoppiato, portando presumibilmente anche a maggiori introiti Irpef, Ires e Irap.
Cosa succederà nei prossimi mesi? L’avvio dei corrispettivi telematici ed i nuovi termini di emissione fattura faranno incrementare tali dati?
Di certo i numeri premiano l’avvio della Fatturazione Elettronica nella lotta all’evasione fiscale, facendo scuola anche all’estero. Il Made in Italy FE può diventare punto di riferimento per altri stati Ue nella semplificazione degli adempimenti e nella lotta all’evasione
[1] Osservatorio sulla fatturazione elettronica del Politecnico di Milano
[2] Quotidiano Fisco, ilsole24ore “Fattura elettronica, le prospettive dopo i primi mesi dal debutto” del 23/07/2019